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giovedì 31 marzo 2022

Legittimazione materialista e superamento della distinzione dall'idealismo: l’economia e il dominio nell’empirismo afairetico-costitutivo

 

di Fabio Massimo Nicosia

La mia proposta definitoria epistemologica, riferita a quello che chiamo empirismo afairetico-costitutivo, è stata illustrata in un mio precedente lavoro, Il valore della cosa – Conoscenza, individuo, autorealizzazione, uscito nel 2021, sicché rimando ampiamente a quella lettura, e cercherò di non ripetere quanto vi è contenuto -ad esempio che, quando parlo di empirismo afairetico (costitutivo), intendo che l’elemento induttivo ascendente e quello deduttivo discendente debbano coesistere paritariamente, senza che si possa pensare che il primo possa fare a meno del secondo, dovendosi invece incrociarsi l’uno con l’altro, combinandosi inscindibili nell’uomo sensi e cultura-, ma semmai di aggiungere, ove possibile, nuovi e ulteriori elementi, a partire dalla questione della dialettica tra approccio materialistico e approccio idealistico, contrapposizione che è mio intento superare, in quanto non ritengo che ci si possa accostare in alcun modo ai dati di materia, ignorando al contempo tutto quanto di ideale, mentale, funzionale, spirituale, universale e sussuntoreo si possa ravvisare in un dato elemento supposto “materiale”.

martedì 29 marzo 2022

Sui presupposti anarco-individualisti del Geo-comunismo

 di Fabio Massimo Nicosia

Secondo la filosofia morale moderna, non esiste obbligo di obbedire ai comandi altrui, al di fuori di una convenzione condivisa che lo preveda, e che funzioni quindi da autorizzazione a emettere il comando, con la conseguenza che un comando così conformato non è poi davvero tale, ma solo un’indicazione ad attenersi al già convenuto, almeno sotto il profilo procedurale quanto alle determinazioni da assumere, sicché in un caso come questo la procedura convenuta funziona come un’attribuzione condivisa di competenza

domenica 20 marzo 2022

Diventare proprietario di un immobile, pagando solo il costo della chiave: a proposito dell'inefficienza dei brevetti

 di Fabio Massimo Nicosia

Attorno al tema della forza monopolistica, si pone il tema della concorrenza monopolistica nell’ambito dell’immateriale, giacché sussistono ovviamente le forme dell’appropriazione dell’immateriale, e si tratta di forme artificiose, stante che l’immateriale è per natura della cosa soggetta al regime comunista, e posto che comunque la natura della cosa può essere modificata con la tecnologia, consentendo appunto l’appropriazione di ciò che, “per natura”, sarebbe comune, e ciò avviene fisicizzando i supporti, di tal che impadronirsi del supporto significa e comporta l’impadronirsi della res, pur questa essendo incorporale, il che equivarrebbe a divenire proprietario di un immobile o di un’automobile, pagando solo il costo delle chiavi, la sineddoche della parte per il tutto e della golden share, ovvero del “pacchetto di controllo”, per il quale, impadronendoti di un minuto ritaglio di carta, o magari di una mail, tu diventi soggetto dominante di una multinazionale, o della vita di una persona, se quel pezzetto di carta è un’ipoteca, reale e/o metaforica, sui suoi beni vitali.

Facebook come “Stato digitale”: abuso di posizione dominante e tutela del consumatore.

 di Fabio Massimo Nicosia


Parto subito dal punto di arrivo, mettendo le carte in tavola: Facebook è uno Stato vero e proprio e non solo simbolicamente o per espressione enfatica; e si tratta in particolare di uno Stato a) autoritario; b) totalitario; c) antidemocratico; d) centralista.

martedì 15 marzo 2022

Formule di legittimazione, oggi: considerazioni generali

 di Fabio Massimo Nicosia

   Se  Se quella che precede può apparire una fotografia pessimistica dell’attuale mondo cosiddetto “evoluto” -in attesa del trionfo dell’intelligenza artificiale e del sorgere dei nuovi problemi a essa connessi-, nella fotografia stessa si staglia comunque un elemento universale, ossia che tutto ciò -o altro di corrispondente in altre epoche, passate o future- richiede che il sistema sia dotato di idonee formule di legittimazione, altrimenti il meccanismo descritto si verrebbe a inceppare, dato che il sistema richiede che tu ti sottometta ogni ora della tua giornata, ma sempre nutrito del convincimento che l’atto di adesione-sottomissione sia legittimo e non abusivo, realizzando la contraddizione, per la quale è poi la formula di legittimazione a essere abusiva, in quanto data come pre-supposta, e in quindi, dal punto di vista della logica del sistema, non suscettibile di essere rimessa in discussione dal mero “aderente”, ma solo da parte di chi la pone, riformandola o revisionandola alla bisogna, ferma restando la finalità ultima, ossia di perseverare nell’acquisire “adesioni” e nel prevenire o limitare le contestazioni; quantomeno, fin quando queste non si facciano “rivoluzione”, e quindi propongano o impongano nuove formule di legittimazione, a loro volta inevitabilmente abusive e “illecite”, giacché si ripropongono comunque di imporre qualche cosa a me, e ciò in perpetuo, sino a quando non sopraggiunga una qualche forma di collasso finale.

lunedì 14 marzo 2022

Abusive legittimità e liceità reale dell’illecito

di Fabio Massimo Nicosia

I filosofi da sempre si interrogano sul fatto se esista e, in tal caso, quale sia il “primo principio”, da porre come presupposto di qualsiasi ulteriore indagine filosofica e scientifica, e quindi però anche di regolazione del vivere associato, se la filosofia è immancabilmente, oltre che teologia mascherata, anche filosofia del diritto e della politica, altrimenti si tratta di parole vacue, in quanto non applicabili al vivere reale, che è inevitabilmente, piaccia o non piaccia, vivere intersoggettivo.

venerdì 11 marzo 2022

Il diritto umano come autotutela - Disobbedienza e nullità della legge

 di Fabio Massimo Nicosia

1. Premessa. La recente vicenda del consigliere comunale di Trieste Ugo Rossi propone numerose nuove questioni di rilievo al giurista di notevole significato tecnico e politico. In effetti, nel momento in cui il consigliere viene imputato di resistenza a pubblico ufficiale proprio mentre sta inscenando una protesta non violenta, rivolta nei confronti di una legge ritenuta non solo ingiusta, ma tecnicamente illegittima, anzi, come vedremo, molto probabilmente addirittura nulla, o comunque tale da lui considerata, impone una revisione complessiva dell'intera problematica, tanto con riferimento al tema della imperatività della legge, sia in generale, sia con particolare riferimento al caso della sua invalidità, quanto all'inquadramento della questione della disobbedienza civile nel nostro ordinamento costituzionale.

martedì 8 marzo 2022

Diritto, addio

di Fabio Massimo Nicosia
Nel mio libro Beati possidentes, uscito nel 2004 e scritto nel 2001, sostenni che il linguaggio giuridico era semplice linguaggio naturale comune che incontrava via via tecnicizzazione, salvo poi constatare il fenomeno inverso, per cui il termine tecnico entra nell'uso normale del linguaggio comune (contratto, assicurazione, etc.).

martedì 1 marzo 2022

Res nullius e primo occupante

di Fabio Massimo Nicosia

L’idea che la proprietà del suolo vada assegnata al primo occupante presuppone un’opzione preliminare nel senso che la terra, originariamente, sarebbe res nullius, viceversa tutti i problemi che si evidenziano non si porrebbero ove la terra fosse considerata res communis, dato che primo o secondo occupante che sia graverebbe su di lui comunque un onere di compensazione a vantaggio dei “comunisti”, mentre la tesi della res nullius non comporta tale implicazione, e quindi deve fare i conti con ben altre difficoltà.