di Fabio Massimo Nicosia
Non mi sarei aspettato di tornare a parlare così tanto di semicolti, ma la situazione lo impone.Ho precisato tante volte che per "semicolto" non intendo semplicemente la persona di media cultura, dato che tutti lo siamo in qualche misura. Pensate che Talete, Anassimene, Anassimandro, Parmenide, Eraclito è già tanto se conoscevano Omero ed Esiodo, e che Dante ha letto molto probabilmente meno libri di un qualsiasi idiota laureato in scienze delle comunicazioni come Fico, oltretutto grande ascoltatore di Trap.
Quindi non è questo il punto.
Intendo per semicolto l'arrogante del suo diplomino e della sua lauretta, ma anche il docente universitario che sa tutto di una cosa sola, come molti tecno-specialisti, ossia sanno nulla di nulla, perché sapere tutto di una cosa sola significa non sapere assolutamente nulla, e tuttavia costoro si sentono, come dicono a Oxford, stocazzo, difendono con i denti il loro meschino ruolo sociale, e hanno come unico modo per esprimerlo l'attacco alla persona semplice, quella detta analfabeta funzionale, ma che molte volte ha dalla sua il buon senso.
Bene, questi semicolti in genere sono di centro-sinistra, talora ma meno di estrema sinistra, tipo PD, +Europa e dintorni, che pensano di avere buon gioco con la gente semplice di destra (hanno abbastanza smesso di attaccare i 5Stelle da quando si sono alleati con loro), che secondo loro sono il nonplusultra dell'ignoranza.
Ma ho anche spiegato che il semplice ignorante, proprio perché tale, fa pochi danni, mentre il semicolto, sapendo "qualcosa", è dannosissimo, perché crede che quel "qualcosa" sia la totalità del sapere, ossia quello per lui attingibile: per cui borbotta qualcosa di epistemologia da primo anno, erutta qualche vago concetto giuridico inevitabilmente inadeguato e rozzo, ma si compiace del proprio sapere, e ce lo sbatte in faccia, convinto che noi si sia tutti ignoranti perché non si segue il loro squallido mainstream da laurea triennale (ora non è che io possa andare da tutti a dire, guarda che faccio il giurista da 40 anni e ho scritto 22 libri, sono modesto, quindi lo faccio presente solo quando mi fanno girare i coglioni molto profondamente).
In definitiva, questa figura di semicolto arrogante, in che cosa si caratterizza? Nel fatto che il suo mediocre sapere di cui si fa vanto lo convince di averlo posto nella condizione di potere GIUDICARE GLI ALTRI, che crede, errando, tutti inferiori a lui.
Ecco allora che commentano i tuoi interventi con le risatine, ecco allora che chi critica il mainstream non può che essere un idiota ignorante, ecco allora creata questa sorta di ceto intermedio, giannizzeri del regime di cui si pone come guardiano squadrista, avendone introiettate tutte le "istruzioni" (essendo appunto "istruito", come dice Giandomenico).
Ed ecco allora che, sulla base di queste "norme tecniche di funzionamento" (tipo le norme di funzionamento di una lavatrice, mica di un cervello), giudicano in base a quanto ritengano sia la tua CONFORMITA' a siffatte norme tecniche di funzionamento.
Se trovano difformità si mettono a starnazzare come le Oche del Campidoglio, che mi pare però finirono nel girarrosto di Brenno o di qualcun altro.
Nel frattempo, nostro compito qui è di prenderli sistematicamente a bastonate (virtuali) non facendogliene mai passare una.
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