-->

mercoledì 2 dicembre 2020

Quale anarchismo?

di Fabio Massimo Nicosia

Il tipo di anarchismo che propongo attinge evidentemente da varie fonti storiche e culturali, nel tentativo di operarne una sintesi; è possibile definirlo in qualche modo preciso, tirando in ballo questa o quella etichetta?

Intanto, va ribadito che non si tratta di quell’anarchismo di tipo “esistenzialista” che in vari luoghi va per la maggiore, ossia quello per il quale, essendo irraggiungibile l’utopia anarchica, allora ci si può “accontentare” di vivere ognuno la propria anarchia personale e soggettiva. In realtà le due cose non sono incompatibili, dato che io posso vivere la mia personale anarchia, e al contempo elaborare pensieri idonei a consentire di immaginare che in un futuro più o meno lontano questa anarchia teorica possa farsi pratica: il sottinteso è che debba trattarsi di una teoria valida e concreta, e non campata per aria.

martedì 1 dicembre 2020

Dalla riscossione del canone indennitario alla soluzione del libero conio

 Il sistema della riscossione del canone indennitario dovuto dall'utilizzatore di risorse naturali nel processo produttivo è stato criticato da alcuni, in quanto ritenuto poco libertario; senonché, in realtà, ho sempre precisato come in realtà si trattasse di una fase transitoria, relativa al passaggio di consegne dallo Stato ai common trust, dimodoché non fossero maturate né consuetudini di versamento spontaneo, né tantomeno si fosse approdato a un sistema compiuto di libero conio. E allora vediamo meglio tali passaggi.

giovedì 26 novembre 2020

MEMORIA AL CONSIGLIO DI STATO SUI DPCM COVID

 

ECC.MO CONSIGLIO DI STATO

Sezione Prima

NEL RICORSO STRAORDINARIO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

NUMERO AFFARE 01006/2020

Proposto da Avv. Fabio Massimo Nicosia (c.f. NCSFMS58M20F205K), in proprio e nella sua qualità di Presidente, Legale Rappresentante e socio dell’Associazione di cultura libertaria e di tutela del cittadino e del consumatore “Diritto e Mercato -  #Aktoprosumo” (c.f. 12868580155 ), da Avv. Francesco Giunta (c.f. GNTFNC70C28F839E), e da Antonio Quarta (c.f. QRTNTN76R01G224A), domiciliati presso l’avv. Francesco Giunta, via Orazio n. 56, 80070 Bacoli (NA) e per ogni comunicazione presso 

Contro

Consiglio dei Ministri, in persona del Presidente pro tempore

Presidente del Consiglio dei Ministri, pro tempore

venerdì 13 novembre 2020

Vademecum del Dittatore Libertario - Problemi della transizione e programma del Partito Libertario

di Fabio Massimo Nicosia

 

1.      Premessa: gli anarchici e la presa del potere.

 

Il 15 settembre 1872, gli anarchici della Federazione del Giura  convocarono un'assemblea a Saint Imier (regione della Giura bernese in Svizzera), inteso come un Congresso straordinario dell'Internazionale operaia, e si dedicarono ad organizzare, secondo la formula di Kropotkin, “la rivolta permanente mediante la parola, lo scritto, il pugnale, il fucile, la dinamite”. Furono presenti i delegati del Giura, dell'Italia, degli Stati Uniti, e anche alcuni delegati francesi e spagnoli, mentre non si presentarono i tedeschi, gli inglesi, i belgi. La riunione sconfessò il Congresso dell'Aja dell’Internazionale, che aveva sancito l'espulsione degli anarchici, giudicandolo invalido, in quanto manipolato dai marxisti e di conseguenza ne convocarono un altro a Ginevra, che si tenne dall’1 al 6 settembre 1873.

lunedì 26 ottobre 2020

A proposito degli anarco-sardine.

di Fabio Massimo Nicosia

Per una migliore comprensione del fenomeno delle anarco-sardine, ossia dei sedicenti anarchici, in genere giovani, favorevoli ai provvedimenti governativi in materia di lockdown e coprifuoco, bisogna fornire un minimo di inquadramento storico.

sabato 26 settembre 2020

Per una lettura realistica dello Stato. Principio di precauzione, stato di eccezione, stato di emergenza, libertà, salute: il Covid19 e la risposta libertaria.

di Fabio Massimo Nicosia 

Come abbiamo visto, le teorie contrattualistiche dello Stato non riescono a sottrarsi alla censura di fallacia naturalistica, nel momento in cui pretendono che uno resti comunque vincolato al supposto contratto, quindi non possa recedere, e dato anche il fatto che il consenso, su cui si pretende di porre l’accento, è fittizio, simulato, in realtà inesistente, il che toglie le basi al concetto di “obbligo politico”; basi peraltro precarie ab origine, essendo inaccettabile un concetto di obbligo eteronomo, unilateralmente imposto da un soggetto A a un soggetto B sulla base delle sole sue parole, senza alcun effettivo coinvolgimento di B: e poiché il contratto è simulato, l’obbligazione politica è del tipo eteronomo e unilaterale; ciò a volere ammettere un contratto implicito, perché naturalmente nella realtà non è mai esistito alcun contratto sociale esplicito.

domenica 13 settembre 2020

La questione della fallacia naturalistica e la libertà assiologica nella sussunzione.

di Fabio Massimo Nicosia


Si è visto a più riprese nella prima parte di questo lavoro come la conoscenza ontologica sia spesso immancabilmente anche simultanea e non disgiunta conoscenza assiologica (valoriale), perché a questo ci conduce il nostro linguaggio all’atto dell’afairesi, dell’astrazione e della sussunzione, e abbiamo spesso incontrato al riguardo l’espressione “fallacia naturalistica”; occorre quindi a questo punto riprendere il discorso, per dire delle origini e del significato più preciso di questa espressione, e allora occorre partire dalla cosiddetta “legge di Hume”.

giovedì 9 luglio 2020

MANIFESTO COSTITUTIVO DEL PARTITO LIBERTARIO


MANIFESTO COSTITUTIVO DEL PARTITO LIBERTARIO

Partiamo da una tautologia: un partito libertario nasce per promuovere la libertà; salvo che la tautologia è solo apparente, perché troppo diverse tra loro sono le concezioni della libertà, e ancor più gli usi strumentali di questo termine, che spesso nemmeno assurge a dignità di concetto sufficientemente elaborato: oggi il mondo è pieno di “liberali” delle più varie risme, il cui compito primario è, lungi dall’ampliarla, limitare la libertà in nome del nostro stesso bene.

giovedì 2 luglio 2020

La prostituzione non esiste.


di Fabio Massimo Nicosia

Disclaimer: la presente trattazione viene svolta da un punto di vista inevitabilmente maschile, eterosessuale e “patriarcale”; tuttavia, mutatis mutandis, può funzionare anche a parti invertite, ovvero con riferimento a relazioni omosessuali

Quand’ero piccolo, avendo sentito un compagno dire le “parolacce”, chiesi a mia madre che cosa volesse dire “puttana”, e lei mi rispose che le puttane erano le donne che fanno divertire gli uomini; mai risposta fu più precisa dal punto di vista della giurisprudenza, come vedremo, ma a me vennero immediatamente in mente le ragazze dei saloon dei film western, con l’immagine di loro che ballavano, sgambettando e agitando la lunga sottana, sui tavoli, mentre i cow boy ridevano, applaudivano e sorseggiavano whiskey, e guardando da sotto. Ed effettivamente, imparai molto dopo che le ragazze dei saloon erano “prostitute” anche in senso tecnico, e non solo nel mio impreciso e approssimativo immaginario.