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sabato 9 febbraio 2019

Costituzioni in conflitto e divagazioni sull'ordoliberalismo



di Fabio Massimo Nicosia

Si è fatta strada l’idea che Repubblica Italiana e Unione Europea dispongano di “costituzioni economiche” differenti, forse addirittura inconciliabili. Non si tratterebbe cioè di un semplice caso di diversi sed non adversi, ma di vera e propria genetica incompatibilità; ciò, fatte salve alcune recenti, note forzature, che hanno reso quasi de facto, per irresponsabilità e faciloneria delle nostre classi dirigenti, la prima conforme alla seconda, pur ovviamente non potendo eliminare tutte le aporie di una simile giustapposizione, prima, e sovrapposizione, in ultimo: con la conseguenza che la Costituzione italiana risulta oggi, in definitiva, contraddittoria, in assenza di alcun criterio formalmente riconosciuto di soluzione al riguardo delle antinomie, che non sia la generale “prevalenza del diritto comunitario”. Ciò con una dottrina e una giurisprudenza sui cosiddetti controlimiti assai deboli, e ulteriormente indebolite dalla recezione in Costituzione dai principi del pareggio di bilancio e del principio di rispetto degli obblighi derivanti dall’appartenenza all’Unione Europea.