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domenica 22 aprile 2018

L'inclinazione libertaria.


di Fabio Massimo Nicosia
A Rossella

1.        1. Inclinazione libertaria e inclinazione autoritaria.
Il tentativo di proporre una teoria libertaria impone, forse più di quanto non avvenga con altre dottrine politiche, un discorso diretto sull’individuo, per poi estenderlo alle sue relazioni con gli altri. Una simile dottrina, infatti, non può che partire dall’individuo stesso, dato che è l’individuo il titolare della “libertà”, nelle varie accezioni, di cui stiamo parlando, e anzitutto in termini biologici: l’uomo è formato di mente e di corpo, e ciascuno è un “io” differenziato, titolare di coscienza e centro di imputazione delle sensazioni, che il corpo in un certo senso “imprigiona” nel momento stesso in cui lo forma, e lo proietta all’esterno attraverso il contatto dei sensi con il mondo. Il primo elemento costituzionale dell’uomo, rilevante per definire una teoria politica, è cioè la separazione fisica tra gli individui (individualismo ontologico), e l’impossibilità per ciascuno di accedere direttamente alla mente degli altri.