di Fabio Massimo Nicosia
A
Rossella
1.
1.
Inclinazione libertaria e inclinazione autoritaria.
Il tentativo di proporre
una teoria libertaria impone, forse più di quanto non avvenga con altre dottrine
politiche, un discorso diretto sull’individuo, per poi estenderlo alle sue
relazioni con gli altri. Una simile dottrina, infatti, non può che partire
dall’individuo stesso, dato che è l’individuo il titolare della “libertà”,
nelle varie accezioni, di cui stiamo parlando, e anzitutto in termini biologici:
l’uomo è formato di mente e di corpo, e ciascuno è un “io” differenziato, titolare
di coscienza e centro di imputazione delle sensazioni, che il corpo in un certo
senso “imprigiona” nel momento stesso in cui lo forma, e lo proietta
all’esterno attraverso il contatto dei sensi con il mondo. Il primo elemento
costituzionale dell’uomo, rilevante per definire una teoria politica, è cioè la
separazione fisica tra gli individui (individualismo
ontologico), e l’impossibilità per ciascuno di accedere direttamente alla
mente degli altri.