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lunedì 6 giugno 2016

La minaccia neo-anarcocapitalista e la risposta demaniale


di Fabio Massimo Nicosia

La vicenda del referendum “trivelle” ha introdotto un paradigma nuovo nella discussione; dopo una fase in cui il concetto di “beni comuni” aveva goduto di una sua popolarità, la reazione non si è fatta attendere, e i neo-anarcocapitalisti di comodo hanno subito fornito la teorizzazione necessaria alla bisogna: il mare, il demanio, la natura, non è res communis, ma res nullius, e quindi è “giusto” che qualcuno se ne appropri senza pagare dazio.


Il problema, però, è che non ci troviamo nello stato di natura di Locke o di Hobbes, né nella posizione originaria di Rawls, ma in presenza di uno Stato dotato di potere coercitivo monopolistico; e allora che cosa deve mai fare, secondo i neo-anarcocapitalisti di comodo, al servigio del potente di turno, questo Stato dotato di potere coercitivo monopolistico? Garantire che quel demanio, di cui anche formalmente è titolare il popolo sovrano, sia trattato da res nullius e trasferito, così come si trova, al potente di turno, che non a caso paga loro il salario.

E allora, a questo punto, vien davvero da chiedersi, ai nostri tempi, che cosa mai rappresenti e a che cosa serva mai uno “Stato”, soprattutto nell’attuale contesto del predominio dei mercati finanziari, dato che, nel momento in cui lo Stato:
       a)      Non emette moneta, essendo privo di sovranità monetaria;
       b)      Non è posto in condizione di produrre assolutamente nulla, dato che le imprese pubbliche gli sono state sottratte con le dismissioni di rapina, delle quali si chiede indefessi la prosecuzione;
       c)      Si chiede lo smantellamento dello stato sociale e la privatizzazione dei relativi servizi;
     d)      Non gli viene consentito di mettere a rendita il suo immane patrimonio materiale e immateriale (demanio in senso lato);

in quel momento, lo Stato, se ha senso che esista e faccia qualcosa, può agire soltanto indebitandosi come un debitore dallo strozzino; che non sono però i singoli cittadini che acquistano titoli di Stato, come si vuol far credere, ma i grandi operatori finanziari e il sistema bancario; il che significa però anche che lo Stato viene trattato come un imprenditore qualsiasi del mercato, il quale però, a differenza dell’imprenditore qualsiasi del mercato, dato che come lui non emette moneta, non può però nemmeno farsi imprenditore produttivo di nulla e non può mettere a rendita il suo patrimonio, che nel caso dello Stato è immane, benché contabilmente occultato.

E’ agevole, dunque, a questo punto, per i neo-anarcocapitalisti di comodo, ad esempio quelli di camarille del tipo degli usurpatori del nome di Bruno Leoni, dire che lo Stato, non servendo assolutamente a nulla, e anzi, essendo solo perniciosa fonte di debito e di tassazione, deve essere smantellato, nella direzione del sol dell’avvenire dell’anarco-capitalismo di comodo, la cui prossima tappa, dopo le dismissioni dell’impresa pubblica, che hanno posto fine all’antica avventura dello Stato-imprenditore, vede i grandi potentati pronti a sottrarre il demanio alla comunità, che ne è, anche formalmente, titolare (art. 1, Cost.).

E’ appena il caso di ricordare che, per Jean Bodin, la differenza tra un sovrano legittimo e il tiranno consisteva esattamente, tra le altre cose, nel fatto che il tiranno si sente autorizzato ad alienare il demanio inalienabile, cosa non consentita a un sovrano legittimo; e infatti, sempre più spesso si sente parlare di sdemanializzazioni, per far fronte al debito usurario che tende a ridurre lo Stato a uno scheletro, dedito solo ai compiti di polizia, che saranno sempre più necessari, se crescerà il depauperamento della popolazione in conseguenza dei fenomeni sopra ricordati.

Anche su questi ultimi, però, come è noto, gli anarco-capitalisti hanno la risposta pronta, e cioè che le funzioni di polizia possono essere svolte dai privati; salvo, però, che i neo-anarcocapitalisti di comodo hanno sfornato una nuova teorizzazione di comodo: e cioè che le polizie private si possono fondere in monopolio, o anche solo costituirsi in cartello, con il bel guadagno che, in luogo del pur claudicante diritto costituzionale nostro, avremmo, come del resto aveva ben compreso un anarco-capitalista storico serio, Roy Childs, la tirannia privata delle polizie private in mano ai potentati privati; e tanto più ciò sarà, una volta che questi si saranno impadroniti della res communis, trattata a loro vantaggio da res nullius, dallo Stato di comodo teorizzato dai neo-anarcocapitalisti di comodo, i quali, va ripetuto, hanno già messo a disposizione di quei potentati la “formola politica”, per dirla con Gaetano Mosca, del cartello monopolistico “legittimo” delle agenzie di protezione private, che, in questo caso, si cartellizzerebbero prima ancora di avere cominciato a operare in concorrenza, dato che, val a pena di ricordare ancora, non viviamo nello stato di natura.


In definitiva, di fronte a un’offensiva così furbescamente articolata sul piano della costruzione dottrinaria, per quanto becera e facilmente smascherabile da chi mastica un po’ di queste cose, occorre opporre invece una strategia alternativa, che, in questo momento storico, passa esattamente per una dura opposizione a ogni ipotesi di sdemanializzazione, e a una pronta valorizzazione dello stesso demanio a vantaggio di tutti i cittadini; e ciò proprio perché non ci troviamo nello stato di natura, come vogliono far credere i descritti sprangatori del pensiero, ma in una situazione ampiamente pregiudicata in termini di libertà e di eguaglianza, che richiede una ripartenza attraverso la ripartizione della ricchezza comune, che potrebbe farsi derivare proprio dalla valorizzazione di quello sterminato patrimonio pubblico; e allora, e solo allora, a quel punto, si potrà riparlare di “libero mercato”; prima di che, invece, si tratta solo di mistificazione e di malafede, da parte dei neo-anarcocapitalisti di comodo, ora come sempre al servizio sine cura del potente di turno.

1 commento:

  1. w TRI volu ZION ! grazie X Tua Firma alla PETIZIONE ! FrancoLevi @ Tiscali.it | http://LeviMOLCA.Wordpress.com |

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