di Fabio Massimo Nicosia
La
dialettica tra opposte o diverse tensioni unisoggettive si esprime tra i distinti poli
del monopolio, o, per meglio dire, della pretesa abusiva, ossia non
giustificata, al dominio, del comune, ossia dell’espressione di quanto è
aspirazione alla condivisione del bene, percepito come suscettibile appunto di
condivisione da parte delle diverse soggettività, e della concorrenza, ossia
l’espressione immediata esattamente della plurisoggettività ontologica e,
quindi, del conseguente carattere intrinsecamente pandespota della capacità di
effusione normativa, estrinsecazione del dato di fatto che ciascuno è
espressione di un proprio diritto, di una propria azione, di una propria iniziativa,
che chiede di potere essere esercitata senza impedimenti e barriere da parte di
altri e, quindi, anche indipendentemente dall’aspirazione alla condivisione dei
beni e dalle contestuali pretese monopolistiche.