di Fabio Massimo Nicosia
L’amico
Gian Piero de Bellis, in questi giorni ha fornito importanti elementi di
riflessione, sulla base della sua attenta ricerca, fuori dai luoghi comuni, su
Karl Marx e Adam Smith, evidenziando tanto come il primo fosse animato da
intenti profondamente critici nei confronti dell’istituzione Stato, quanto come
il secondo non avesse alcun timore riverenziale, allorché metteva in evidenza quanto
il celebrato capitalismo sia stato in gran parte del suo sviluppo
sostanzialmente parassitario nei confronti dello Stato stesso, rivelandosi un
mercantilismo protezionistico e imperialista, piuttosto che il baluardo acritico del
libero mercato, che si è sempre cercato di far credere da parte degli apologeti
acritici che ne hanno usurpato il nome (penso ad esempio all’Adam Smith Society
dell’avv. Alessandro de Nicola).