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lunedì 29 giugno 2015

Del matrimonio egualitario

di Fabio Massimo Nicosia

La sentenza della  Corte Suprema degli Stati Uniti d’America, che ha reso giuridicamente operante su tutto il territorio federale il matrimonio tra persone dello stesso genere, merita di essere salutata come una conquista di portata storica, che solo gli svagati possono sottovalutare.
Non sfuggirà a nessuno che i finocchi si chiama(va)no così perché Sacra Romana Chiesa, e non solo, ardeva vivi gli omosessuali sui roghi, legandoli appunto a fascine di finocchio, o almeno così alcuni sostengono.

domenica 28 giugno 2015

Qualche spunto sull'illegalismo nonviolento

di Fabio Massimo Nicosia

Come è noto, i radicali italiani praticano da sempre quella che si chiama la disobbedienza civile. Le radici di questo approccio, di questo metodo di lotta politica, vanno probabilmente ravvisate nell’omonimo saggio di Henry David Thoreau, il quale, mentre sperimentava la propria utopia individualista nei boschi di Walden, si rifiutò di pagare una tassa militarista in quanto ingiusta e si ritrovò in guardina, almeno sin quando i suoi parenti non finirono con il pagare la tassa per lui. Interessante questa matrice anti-tributaria della disobbedienza civile, ma tutti sanno anche che Gandhi

Il "comunismo libertario" di Luigi Galleani

di Fabio Massimo Nicosia

Luigi Galleani nacque a Vercelli nel 1861 e morì ad Aulla nel 1931. La sua è stata una vita tumultuosa, al pari di quella di molti anarchici della sua epoca. Divenuto anarchico sin dai tempi dell’università, trovò riparo per sfuggire ai procedimenti giudiziari in Francia, dove visse dal 1880 al 1900. Espulso dalla Francia per avere partecipato a una manifestazione di protesta, riparò in Svizzera, dove frequentò il grande Elisée Reclus. Sempre per il suo attivismo, fu espulso anche dalla Svizzera, e tornò in Italia, dove fu arrestato e mandato al confino a Pantelleria nel 1895, e da cui riuscì a fuggire nel 1900, trasferendosi in Egitto.

Luigi Fabbri tra comunismo anarchico e libera sperimentazione



di Pietro Adamo

In genere si usa la locuzione "crisi dell’anarchismo" per indicare da un lato il processo di marginalizzazione politica delle istanze anarchiche che ha avuto luogo, con tempi e modalità diverse, nei primi decenni del secolo in Italia, Francia, Stati Uniti, Spagna, e così via, e dall’altro i tentativi di ripensare - di "revisionare", si diceva all’epoca - i capisaldi del pensiero anarchico nello sforzo di restituirgli pregnanza e capacità di incidere sulla vita politica e intellettuale. Alcuni di questi "revisionismi" giungevano, sull’onda del successo bolscevico o sulla spinta dello scetticismo nei progetti di rivoluzione popolare, sino alla proposta di adottare metodi e fini autoritari.

sabato 20 giugno 2015

Rom: abbiamo fondato la nostra casa su nulla

di Luca Garjan Maimone

E’ necessaria anzitutto qualche osservazione preliminare sul falso problema della cosiddetta “emergenza Rom”, che i media stanno tanto enfatizzando e su cui vampirescamente favoleggia il signor “Sottovuoto Spinto” Matteo Salvini, come lo ha recentemente ben definito Michele De Lucia nel suo ultimo libro, dedicato proprio al leader della Lega.

Che l’emergenza Rom sia una bufala montata ad arte per spaventare parte dell’opinione pubblica già impaurita e incattivita, risulta evidente appena si ricorre al raziocinio ed ai dati demografici: infatti la popolazione Rom (suddivisa in Rom e Sinti) consta in Italia di 180.000 persone, lo 0,25 della popolazione nazionale, una delle percentuali più basse d’Europa; di cui oltre il 60% vive in abitazioni fisse e solo la parte restante vive nei cosiddetti “campi nomadi”, attrezzati o abusivi. Questa dei campi nomadi, locuzione che esprime una fortissima contradictio in adiecto, è d’altronde un’anomalia tutta italiana.

venerdì 12 giugno 2015

Marco Pannella ha sbagliato religione

di Fabio Massimo Nicosia

Come è noto, viene discussa, e non di rado è motivo di ironia anche tra i radicali, la supposta conversione cattolica di Pannella, o quantomeno la sua cotta per Papa Francesco.

Ora, bisogna partire dalla premessa che Pannella è un uomo politico che vive di politica, quindi i suoi atti andrebbero sempre letti in chiave politica. Però, per un personaggio che ha sempre fatto suo e praticato il motto “il personale è politico”, possiamo fare eccezione, e prendere sul serio quanto Pannella va dicendo in materia di Chiesa e religione.

venerdì 5 giugno 2015

Antistatalisti e di sinistra

di Fabio Massimo Nicosia

Ogni tanto si discute ancora su che cosa sia di destra e che cosa sia di sinistra, e se abbia senso ancora una tale distinzione. Trattandosi di parole, il loro significato va ricostruito storicamente e nella verifica empirica dell’oggi. Salvo errore, i termini “destra” e “sinistra” nascono con la Rivoluzione Francese, per rispecchiare le collocazioni parlamentari dei diversi schieramenti. Sicché noi possiamo dire, con Murray N. Rothbard, che a destra si situavano gli statalisti dell’ancien régime, mentre a sinistra si collocavano i liberali rivoluzionari che si contrapponevano loro.