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giovedì 22 gennaio 2015

Perchè siamo veramente Charlie

Da tempo avevamo deciso di utilizzare nel logo di questo sito il simbolo della Marianna, antico simbolo radicale, accompagnato dalla “A” anarchica. Ora tutti sanno, dopo i tragici fatti parigini, che la Marianna è il simbolo della Repubblica Francese, e quindi siamo divenuti anche di attualità. I soliti pignoli diranno che la Marianna è giacobina, quindi poco anarchica. A costoro rispondiamo che tra i club giacobini ve ne erano di libertari, di anti-statalisti, di anti-militaristi e di anti-polizieschi: la cosiddetta “sinistra radicale”, come ricorda il Cole, ed è a questa che ci rifacciamo.



Ma torniamo a Charlie. A differenza di molti, noi siamo veramente Charlie, perché i massacrati erano della nostra parrocchia! Trasgressivi, di una dissacrazione fine a sé stessa (il che già non è poco), divenuti martiri della libertà di noi tutti, che a quanto pare stanno dando fastidio ancora a molti, laici e religiosi. E sia consentito un omaggio particolare a Wolinski, compagno di letture giovanili di alcuni tra i più vecchi di noi.

Martiri della libertà, si diceva. Tra tante chiacchiere fluite dopo gli eventi, speriamo allora che si levi qualche voce per l’abolizione dei reati di opinione, e che siano invece poche quelli che auspichino nuovi Patriot Acts, dopo i guasti che l’originale ha portato nella cultura giuridica degli Stati Uniti.

Ci sia consentita un’ultima considerazione. Gli ultimi eventi, e in generale la questione della libertà di espressione e ai conflitti interreligiosi, dimostrano l’inadeguatezza delle chiavi di lettura di tipo economicistico e marxistico, restituendo centralità e primazia all’approccio libertario e dei diritti civili. E anche di questo insegnamento occorre fare tesoro.

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